sabato 12 ottobre 2013

L'Europa, gli Imperi e la conquista della sovranità nazionale I


L'Europa, gli  Imperi e la conquista della sovranità nazionale
 Prima parte: la sovranità di diritto divino


Rintracciando velocemente qualche pezzi di storia, si può trovare una linea guida e cosi capire in quale situazione siamo oggi. Per questo vediamo prima della sovranità nazionale cosa c'era attraverso uno viaggio semplificato degli Imperi che vissero in Europa.


aquila dell'Impero Romano
L'impero Romano aveva voglio di essere l'impero universale, il suo simbolo fu l'aquila imperiale, che divenne dopo il simbolo degli imperi. L'impero romano non ha riuscito il suo sogno di diventare l'impero universale e non ha neanche unificato l'Europa. Nel declino dell'Impero, i patrizi romani vedendo loro universo crollare hanno cercato di trovare una struttura per conservare i loro privilegi e l'unica che hanno potuto trovare era di entrare nei principi di questa religione in forte espansione al momento, il cristianesimo che passò di religione di schiavi a religione del potere.
Aquila dell'Impero Bizantino
Di dove viene questo subito cambiamento ? Sono le strategie di carriere, di sopravvivenza per le famiglie dei patrizi. Il Papa che era finora schiavo, capo dei cristiani, si intitolerà "Pontifex maximus", di "sovrano pontefice",  il grande costruttore di ponti, cioè uno dei titoli dell'imperatore romano. Il Papa quindi prende i palazzi lasciati vuoti e anche i titoli. Ovviamente pretenderà anche avere i poteri che vanno con i titoli cioè il potere temporale e il potere spirituale sull'Europa occidentale.
Solido dell'Impero Bizantino del V secolo
La parte occidentale dell'Impero Romano restituì  gli insegni imperiali nel 476 e fu la Nuova Roma, l'Impero Bizantino che a sua volta si prevale di essere l'unico rappresentante dell'impero universale e anche lui con il suo aquila imperiale. Vediamo qui una moneta  dell'imperatore Giustiniano del V Secolo. E' un Solido in oro coniato a Costantinopolo come è scritto sotto. E' interessante di vedere sopra elementi che ritroveremmo lungo la Storia. sulla destra della moneta, nella mano sinistra dell'angelo, si vede l'orbe imperiale, che è il simbolo del potere temporale  sull'universo e nella mano destra, a sinistra sulla moneta, la croce del cristo, simbolo del potere spirituale sull'universo. L'imperatore quindi pretende avere uno doppio potere, quello temporale e quelle spirituale sul mondo. 


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Impero di Carlo Magno in giallo
Sacro di Carlo Magno
Andiamo adesso all'anno 800 alla messa di Natale del 25 dicembre con l'incoronazione imperiale di Carlo Magno che decidé di resuscitare il mito dell'impero universale in occidente
Carlo Magno conquisto il suo impero con la forza e anche lui non riusci ad unificare l'Europa (quando vediamo che l'UE ha fatto un premio Carlo Magno, c'è da ridere). Il territorio di Carlo Magno era circondato dall'Impero Bizantino all'oriento e dall'Impero Ottomano al sud (nell'attuale Spagna).
L'Imperatore bizantino pretendeva essere l'unico rappresentante dell'impero universale.
Quindi per avere lo stesso peso diplomatico, Carlo Magno ha avuto bisogno di prendere la stessa legittimità dell'imperatore bizantino, allora decidé di farsi coronare Imperatore a Roma dal Papa Leoni III, suo "protetto" da quanto Carlo Magno conquisto la meta nord dell'Italia.
Impero di Carlo Magno diviso in tre
 l'Imperatore Carlo Magno
 con l'orbe e la croce
A questo momento, il 25 dicembre 800, ricevendo l'unzione della chiesa Carlo Magno fecce la giunzione dei due poteri: il potere temporale e il potere spirituale. Quindi Carlo Magno poi sarà ripresentato con la croce (potere spirituale) e l'orbe imperiale (potere temporale) e si ritrova allora con gli stessi attributi dell'Imperatore bizantino. Ma 43 anni più tardo questo impero carolingio sparisce già. E' diviso tra i suoi nipoti. La storia ha voluto che fossero tre. Forse se erano due, tante vite non sarebbero state sacrificate ma furono tre. Con il trattato di Verdun di 843, Carlo il Calvo riceve la Francia Occidentale, Ludovico II il germanico la Francia orientale, e Lotario I mezzo i due... durante i 1000 anni successivi ci sarà guerra  constante tra la parte occidentale e la parte germanica per prendere questa parte centrale...

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Ottone I
L'aquila del Sacro Impero
Romano Germanico
Andiamo adesso al 2 febbraio 962, uno successore di Ludovico II il germanico, vuole rifare un impero, si chiama Ottone il grande, decide di risuscitare l'impero universale e decide, come lo fecce nel 800 Carlo Magno, di farsi coronare imperatore dal Papa Giovani XII. Pretende a suo turno far parte della linea storica dell'Impero Romano e dell'Impero Carolingio quindi creò il Sacro Impero Romano Germanico.. non è niente, questo impero vivrà 900 anni, sarà Napoleone a distruggerlo, Ottone voleva fare di questo impero l'organismo politico unico della cristianità con doppia vocazione:
- Raggruppare i popoli, regni e principati di tutta l'Europa cristiana
Ottone I con Adelaide
- Governarli conformemente alla missione speciale che Dio “secondo lui” gli aveva assegnato.
E che simboli va prendere Ottone I il grande ? L'aquila a due teste.. inventato da Octavio Augusto, ripreso dall'Imperatore bizantino e rialzato dallo Sacro Impero Romano germanico giustamente per appare in competizione con Bisanzio. Si farà anche ripresentare con l'orbe imperiale e una araldica cosmica, si vuole unire il potere temporale con il potere spirituale; la giustificazione divina del suo potere imperiale.

Questi simboli avranno molte conseguenze nella storia. Diventeranno a partire del Sacro Impero Romano Germanico simboli di sovranità divina, che è la sovranità che fonda l'impero !!

Nel frattempo, del lato francese, Luigi V muore senza genitura, discendenza, quindi dovrebbe essere suo zio Carlo a diventare re ma c'era un problema, questo Carlo aveva promesso fedeltà a Ottone III, l'aveva accettato come suo Imperatore... quindi farlo re significava fare entrare la Francia nel Sacro Impero Romano.. allora i signori Franchi si sono messi d'accordi e hanno fatto re Hugues Capet, proclamato re nel 987 e che fu sagrato a Reims, dove ricevé l'olio e diventò "unto del Signore". Formerà la dinastia dei capetingi, dinastia che farà la Francia fino al 1848; Quindi possiamo dire che questa dinastia trova la sua origine e la sua legittimità nel rifiuto alla sottomissione a un impero estero.
Per contro-valutare allo sacro impero romano, Hugues Capet ha bisogno di imporre la sua legittimità allora proverà a prevalersi di una legittimità divina che sarebbe uguale della legittimità della dinastia ottonaia.

Araldica cosmica dei Capetingi
L'importanza del araldica celeste con
la spada che rimpiazza la croce, con
l'orbe imperiale per dominare il mondo
 e il cielo stellato nel fondo
E dunque, non sarà Hugues Capet ma i suoi successori a decidere di prendere un simbolo per la monarchia francese che contro-valuta la legittimità della dinastia ottoniana, vale a dire una araldica che sia simbolo di sovranità divina. Sarà anche per loro il blu azzurro ma con sopra non le stelle ma i fiori di giglio. Il fior di giglio era simbolo della Madonna ripreso dalla Bibbia nel cantico dei canticchi. Questa araldica blu con fior di giglio d'oro si imporra definitivamente come simbolo della monarchia francese nel XII secolo e particolarmente al momento della seconda crociata lanciata dal papa Eugenio III.
Luigi XVI in vestito di sacro



E dal XII-XIII secolo, i simboli d'oro su fondo blu saranno definitivamente assimilati come sovranità celeste, che si impone ai popoli!
 

L'araldica cosmica, rappresentando la sovranità di diritto divino, fu mantenuta in Francia durante tutta la dinastia Capetingi.


Arriviamo all'inizio della conquista della sovranità nazionale cioe la Rivoluzione Francese il punto di partenza del prossimo articolo.


fonte traduzione Gigi Houille



Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 






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