sabato 3 agosto 2013

Il mercato transatlantico il cimitero delle nazioni





 
Il mercato transatlantico
  cimitero delle nazioni





Dopo l'annuncio del presidente Obama nel febbraio 2013, del lancio di un mercato transatlantico, gli eventi hanno accelerato il 17-18 giugno in occasione della riunione del G8 in Irlanda del Nord.
Prima di tornare a Washington, il presidente degli Stati Uniti ha fatto una deviazione, per coincidenza ... a Berlino per stabilire con il Cancelliere Merkel gli ultimi punti per la sottomissione del Vecchio Continente ai finanzieri di Wall Street. La Francia ha finito di opporre resistenza. Alcuni settori essendo più uguali degli altri, i nostri politici non esitano a sacrificare gran parte dei settori del patrimonio (industria, agricoltura, settore pubblico, l'ambiente, gli standard di salute...) ma escludono la sacrosanta "eccezione culturale ". (che si sa cosa e diventata dagli accordi Blum-Byrnes). Nonostante i nostri artisti si proclamano senza smetterla "cittadini del mondo", l'apertura ha i suoi limiti.

Niente interesso per il lavoratore della Michelin o il contadino del Aveyron : dovranno gustare le gioie di norme transatlantiche standardizzate made in USA chiamati ad essere il riferimento per tutto il mondo. Questo è il punto chiave del caso. Per non parlare dei dazi doganali in percorso di evaporazione che decapiteranno settori chiave della nostra industria e la nostra agricoltura. Si tratta di applicare a tutti gli strati della società occidentale misure modellate sugli interessi e le norme del modello americano. Questi standard stabiliti dalla intensa attività delle lobby anglosassoni a Bruxelles sono tutti basati sul principio del liberalismo più sfrenato. Questa situazione è la conseguenza di un lungo lavoro svolto a monte.

Le élite anglosassoni hanno sempre voluto sottomettere l'Europa a loro vantaggio. Un principe del globalismo come Cecil Rhodes (1853-1902), fondatore dell'industria di diamante De Beers, sognava di realizzare questo ideale, trampolino di lancio per un governo globale. E 'responsabile della creazione del "Rhodes Scholarship" per il reclutamento di studenti intrisi di uno spirito senza confini e in grado di occupare posizioni chiave nella società, al fine di promuovere questo ideale . L'americano Clarence Streit (1896-1986), vincitore del "Rhodes Scholarship" nel 1920, era per il sistema una straordinaria recluta.

Giornalista al New York Times, e roso dal dogma di un mondo democratico senza confini, non ha esitato a lavorare a stretto contatto con i figli spirituale di Cecil Rhodes (membri attivi del globalismo inglese) Lionel Curtis e Philip Kerr. Questa emulazione - con relè e sostegno finanziario per alta quota che vanno di pari passo - ha permesso a Streit la pubblicazione nel 1939 di un libro fondamentale, vera bibbia del Transatlantismo, “Union Now” e col sottotitolo rivelando:“Proposta di unione federale delle democrazie della regione dell'Atlantico settentrionale.” Il suo libro e le sue numerose attività come la creazione di « The Association to Unite the Democracies » influenzarono molti leader come i presidenti Roosevelt e Truman, ma anche il Segretario di Stato John Foster Dulles o ancora Jean Monnet. Tuttavia, la sua attività a seguito della seconda guerra mondiale ha avuto un impulso ancora più forte.

Oltre il suo contributo alla creazione del “Comitato per l'Unione Atlantica” nel 1949, che ha svolto un ruolo importante nella creazione della NATO, Streit spinse la sua visione di un blocco atlantico promuovendo la stesura di una “Dichiarazione per un unità atlantica” nel mese di ottobre 1954. Gli obiettivi difesi sono molto attuali: l'eliminazione di tutte le barriere al commercio, riduzione dei dazi doganali e l'introduzione di una economia comunitaria atlantica. I sostegni a questa Dichiarazione furono eminenti personalità come il generale William J. Donovan (capo dei servizi segreti americani, OSS durante la seconda guerra mondiale), il presidente Truman, il generale George C. Marshall, Lionel Curtis, Julian Huxley (il primo presidente dell'UNESCO, WWF fondatore e fratello di Aldous), Maurice Allais, Michel Debré, Edmond Giscard d'Estaing (padre di Valery) o ancora il generale Maxime Weygand [PDF] . Una seconda “Dichiarazione per l'unità atlantica” è nata nel novembre 1962. Rafforzando gli obiettivi della prima, essa precisava, oltre il partenariato commerciale tra “la Comunità economica europea e il Nord America, come la fondazione di una comunità economica atlantica”, che si doveva promuovere tra l'altro, la creazione di una “Atlantic High Court of Justice” [PDF]. Tra la lista dei firmatari, ci sono gollisti come Jacques Rueff e Maurice Schumann, il socialista Guy Mollet (sostenitore dell'unione franco-britannico nel settembre del 1956) oppure i fondatori e responsabili della Paneuropa molto globalista come Michel Habib-Deloncle e Louis Terrenoire. Ricordiamo che il tesoriere della Paneuropea Francia nel 1960 si chiamava Georges Pompidou.

Dagli esempi del passato, possiamo meglio capire il vigore del progetto del mercato transatlantico pronto a sciogliere la Francia e le nazioni europee.
 


Pierre Hillard
Dottore in scienza politica e saggista



 traduzione a cura di Gigi Houille



 Che questo uomo Karel De Gucht tratta in nome di tutti i popoli d'Europa la vendita totale dell'industria, dell'agricoltura, lo sapevate ? Vi hanno chiesto il vostro parere su un tema cosi importante ? Vi sembra normale ? Qui in foto a Davos con Ron Kirk il rappresentando americano al commercio.
 

Per completare, di dove viene l'idea, la filosofia dello libero scambio per conquistare il mondo, suggerisco questo articolo.


Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                        
Max Frisch

Nessun commento:

Posta un commento